Commedia di Pierre de Marivaux. In quest'opera teatrale
l'autore sottopone ad un'analisi ironica e precisa un certo costume del suo
tempo, quel Settecento così poliedrico e ricco di abitudini sociali che
ha ispirato anche il nostro Parini. La vicenda racconta di un giovanotto, certo
La Vallée, squattrinato, ma ansioso di farsi un posto nel mondo mediante
un buon matrimonio. Decide infatti di sposare la signorina Habert, notevolmente
più vecchia di lui e non bella, ma benestante. La fidanzata vuole
accelerare i tempi perché se la sua famiglia venisse a saperlo, si
opporrebbe certamente al matrimonio. Veramente La Vallée sarebbe
più propenso a far la corte a due amiche della Habert, la signora Alain e
sua figlia Agata, ma queste non partecipano al gioco; per loro il giovanotto non
è certo un buon partito. La Vallée ripiega allora decisamente
sull'anziana fidanzata, ma proprio all'ultimo momento si presenta un nipote di
questa portando il veto della famiglia; inoltre Agata confida alla signorina
Habert che il suo fidanzato le ha fatto una corte assidua. Così il povero
"arrampicatore sociale" ci rimette anche la "gallina vecchia". Dovrà
ricominciare tutto da capo e trovarsi un'altra fidanzata più malleabile e
possibilmente più ricca.